Cosa significa “vedere”

Cosa significa realmente vedere ?
Foto: © Adelio Schieroni 2020
La maggior parte della gente è stata condizionata, nel corso degli anni, a pensare nel quadro del “paradigma meccanico macroscopico” dal quale non riesce ad uscire …come da un box-mentalmente chiuso.
La gente normalmente crede, ad esempio, di  vedere la luce “oggettivamente” quando accende una lampadina o guarda il sole, senza riflettere che il suo vedere è invece frutto di una reazione fotochimica della retina degli occhi  che viene eccitata dalle frequenze tra 400 e 700 mm. Queste frequenze  stimolano il nervo ottico il quale trasmette alle sinapsi cerebrali un impulso neuronale che, per il tramite delle sinapsi elettro-chimiche, crea la sensazione cerebrale di “illuminazione” in corrispondenza alla produzione di Biofotoni della Luce e Biofononi del Suono.
La luce infatti la possiamo sognare perché è una sensazione prodotta dalle sinapsi cerebrali che convergono nella zona occipitale del cervello per creare le immagini che vediamo, e nelle aree di Wernike e di Broca per elaborare  i suoni che percepiamo.
Benché tutti possiamo sognare,  il sogno è stato interpretato da psicologi e biologi come un messaggio proveniente dall’esterno e non come modalita interiore del cervello di costruire immagini e suoni. Ciò in seguito alla credenza del dualismo Mente-Cervello che rende la concezione della mente una realtà autonoma (anima) distinguibile dalla materia fisica cerebrale .
In tal modo si è ritenuto possibile isolare  il soggetto dall’oggetto dell’osservazione rendendo  “oggettiva” la simulazione percettiva della realtà.
Pertanto chi ancora persiste nel credere  al riduzionismo macroscopico della realta’ sensibile, accetta una visione scientifica che è stata propria del riduzionismo meccanico della scienza che ormai nel Cluster Egocreanet abbiamo iniziato a  considerare obsoleta .
Infatti gran parte della realtà energetica del mondo che ci circonda è insensibile  ed  invisibilile ai nostri sensi.   Oltre  le frequenze visibili è per noi umani tutto buio senza colori,  così come oltre le frequenze udibili nulla è da noi percepibile.
La realtà energetica, propria di una moderna visione olistica, esiste  nella dimensione che riusciamo a pensare  grazie all’innovazione della scienza Bioquantica della vita e non più in relazione  a quella riduttiva oggettività macroscopica che è limitata da ciò che “possiamo vedere e percepire con i  nostri sensi”.
05.09.2020
prof. Paolo Manzelli www.egocrea.net
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Cervello ed Arte e Scienza Quantistica

“Cervello ed Arte e Scienza Quantistica”:  per rinnovare la percezione dell’arte contemporanea

 Paolo Manzelli Presidente di EgocreaNet ( Onlus di R&S )

 

Le teorie che perseguono una linearità interpretativa del rapporto tra sensazione e percezione cerebrale spesso conducono a confondere la percezione della realtà con la realtà stessa. Ciò depriva la mente della naturale creatività perché induce a considerare la interpretazione cognitiva del mondo percepito, come se fosse  esattamente il mondo reale anziché quello che e stato cerebralmente percepito. Diversamente gli scenari visivi e sensoriali che percepiamo sulla base della Teoria del “Quantum Brain” , sviluppata da Egocreanet , non corrispondono alla realtà oggettiva ma alla probabilità di possibili interazioni future nell’ambiente che rappresentiamo come immagini e sensazioni costruite dal nostro cervello.
L’approccio innovativo alla sensorialità – percettiva , basata sulla attività di tipo quantistico del cervello, insegna a non reagire ai costrutti della mente come se fossero realtà. Il convincimento del fatto che ciò che vediamo e sentiamo sia reale ed oggettivo, conduce psichicamente allo “stress cognitivo comportamentale ”, causato dal reagire con modalità di stimolo – risposta ad una quantità di compiti cognitivi, emotivi o sociali, che l’individuo percepisce come problematici, anziché a quello di immaginare soluzioni alternative che possano modificare la probabilità di ciò che percepiamo mentalmente.
Proprio al fine di imparare a non reagire meccanicamente agli stimoli visivi e percettivi come se essi fossero la realtà ed altresì attivare la naturale creatività nel dare nuovi significati agli stimoli percettivi, il programma “quARte “ di
Arte e Scienza Quantistica per lo sviluppo della comunicazione nella Realtà Aumentata” , si propone di offrire validi strumenti, concettualmente innovativi, capaci di favorire soluzioni di realtà aumentata sia per arte che per la scienza, generando un nuovo immaginario utile per superare le sfide della vita sociale ed economica contemporanea.

Questo il testo integrale dell’intervento: Cervello_ed_Arte_e_Scienza_Quantistica

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